COLTIVAZIONE DELL’ASPARAGO

Appartenente alla famiglia delle Liliacee, l’asparago è una specie ortiva
perenne le cui parti commestibili sono i turioni, germogli di sapore
particolarmente delicato, che si sviluppano dai rizomi sotterranei e possono
assumere diverse colorazioni: verdi, bianchi o violetti. I rizomi, detti
comunemente zampe, portano le radici e si sviluppano verso l’alto.
L’Asparago di Poirino presenta turioni con apice appuntito e di colore verde
intenso, con sfumature violacee, ha una lunghezza media di 22 cm e la parte
colorata comprende circa il 65% della lunghezza totale.
Il materiale d’impianto dell’asparago è dato, in prevalenza, da “zampe” coltivate in loco. Le “zampe” da mettere a dimora vengono seminate in febbraio-marzo in fosse profonde 10-15 cm, e messe in dimora circa un anno dopo.
La raccolta avviene da aprile a metà giugno. Le peculiari caratteristiche pedologiche delle “terre rosse” dell’altopiano poirinese, conferiscono agli Asparagi di Poirino un sapore caratteristico.

Zona di produzione

La zona di produzione comprende Poirino ed i comuni limitrofi.

La storia

Facendo riferimento alla memoria storica, risale al 1920 il primo campo di asparagi a Poirino, presso la Cascina Tetti Elia di proprietà della famiglia Quattroccolo. Subito seguita dalla famiglia Brossa e via via tante altre; è, poi, negli anni ’50 che la coltura raggiunge alla massima espansione e, nel 1957, viene organizzata la prima Sagra dell’asparago.